Apocalisse lavoro al sud…FATE PRESTO
NAPOLI- Non prendiamo mai con la massima attendibilità i numeri dell’Istat, poiché sono raccolti tenendo conto di taluni parametri che spesso si discostano di molto dalla realtà dei fatti.

NAPOLI- Non prendiamo mai con la massima attendibilità i numeri dell’Istat, poiché sono raccolti tenendo conto di taluni parametri che spesso si discostano di molto dalla realtà dei fatti. Ieri l’Istat indicava 1 milione 70mila, 1,4% in meno rispetto al 2016, di famiglie che non hanno nessun reddito. Troppe poche per quello che invece ne sappiamo noi. Il dato più preoccupante arriva dal sud, dove si registra un aumento del 2,2% annuo, con 600mila nuclei in questa condizione, oltre la metà del totale. Si tratta di famiglie dove tutti i componenti attivi sono disoccupati: se c’è reddito deriva da altre fonti come rendite o pensioni e non da un impiego.
Dalle tabelle dell’Istat emerge anche che in oltre mezzo milione di famiglie, precisamente 545mila, con e senza figli, la donna risulta occupata a tempo pieno o part time. Al contrario dell’uomo che invece non porta a casa alcun reddito da lavoro, essendo disoccupato o inattivo, e senza una pensione legata a una carriera lavorativa precedente. Il dato riguarda i coniugi o i conviventi tra i 25 e i 64 anni.
Anche in questo caso seicentomila famiglie senza reddito sono troppo poche, perché la situazione al sud è ben diversa dai numeri dettati dall’Istat. In questi numeri c’è di sicuro una visione ben diversa di quella che è la situazione reale. Al sud negli ultimi tre anni la situazione è peggiorata di molto. Ogni ottimismo espresso ha fatto costantemente a cazzotti con la realtà che si vive nelle famiglie. La disoccupazione dilaga a macchia d’olio. La ricerca di un nuovo lavoro è come trovare un ago nel pagliaio. In giro c’è scarso lavoro, e quel poco che c’è è provvisorio a vita.
Le famiglie in affanno sono tantissime. Famiglie che non riescono più ad onorare tasse e anche quel minimo indispensabile per sopravvivere. La situazione è drammatica. Il sud, purtroppo, si trascina da sempre questa annosa difficoltà. Soltanto che fino a pochi anni fa le cose reggevano perché c’era qualcosa, ora è venuto a mancare anche quel qualcosa. Fate presto, perché la situazione sta diventando esplosiva.