Categories: Cronaca

Arresti per tifosi del Napoli responsabili dell’aggressione sull’A1

FROSINONE-NAPOLI- La Polizia di Stato ha eseguito, questa mattina, tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di “ultras” del Napoli Calcio per i reati di rapina e lesioni aggravate.
Le indagini sono state svolte dalla D.I.G.O.S. di Frosinone e dalla Sottosezione Polizia Stradale, coadiuvati dalle D.I.G.O.S. delle Questure di Napoli e Caserta.
Alle ore 1:30 circa del 15 maggio scorso, nell’area di servizio autostradale “La Macchia Ovest”, un gruppo di sette tifosi della Juventus residenti nella provincia di Brindisi e di rientro dalla trasferta di Roma venivano violentemente aggrediti con calci, pugni e bastoni e venivano fatti oggetto di lancio di petardi e torce fumogene da un altro gruppo di circa venti tifosi ultras del Napoli Calcio, lì sopraggiunti e di rientro dalla trasferta di Torino.
Terminata l’aggressione fisica, i violenti si impossessavano anche delle borse all’interno del furgone su cui viaggiavano i tifosi juventini, contenenti denaro, documenti ed altri oggetti personali, e si allontanavano dal luogo dell’evento a bordo di alcuni veicoli.
Tutti gli aggrediti hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari presso il nosocomio di Frosinone, con referti per lesioni dai 2 agli 8 giorni s.c.
Nei giorni immediatamente successivi, sono state eseguite, in territorio di Napoli e Caserta, perquisizioni domiciliari a carico di alcuni degli identificati, nel corso delle quali è stato rinvenuto materiale vario comprovante la diretta responsabilità in merito ai reati contestati.
La complessa attività di indagine, condotta dagli uomini della D.I.G.O.S. della Questura Frosinone e dagli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone, avvalendosi anche delle immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’area di servizio, ha permesso di identificare tre degli “ultras” responsabili della violenta aggressione e destinatari delle odierne misure; si tratta di due partenopei di 23 e 24 anni e di un 33enne casertano, due dei quali con precedenti specifici.
Per tutti e tre sono state avviate le procedure per l’emissione del provvedimento di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (DASPO).
Proseguono le indagini per l’identificazione dei restanti “ultras” concorrenti nei fatti-reato.

Redazione

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