Aversa, elezioni: un cittadino su tre è candidato sindaco

AVERSA- La politica già è abbastanza ridicolizzata, sarebbe produttivo non aggravare ulteriormente la situazione. La disaffezione è tale che alle prossime amministrative si può registrare una catastrofe: l’astensione potrebbe essere maggiore degli stessi elettori, insomma, a votare non ci va n…

Aversa, elezioni: un cittadino su tre è candidato sindaco

AVERSA- La politica già è abbastanza ridicolizzata, sarebbe produttivo non aggravare ulteriormente la situazione. La disaffezione è tale che alle prossime amministrative si può registrare una catastrofe: l’astensione potrebbe essere maggiore degli stessi elettori, insomma, a votare non ci va nessuno se si continua così.
Aversa sta diventando un caso a parte: un cittadino su tre è candidato sindaco. Per carità, è legittimo, perché ognuno può esprimersi mettendosi in gioco e avere l’ambizione di guidare una città. Ma il nodo da sciogliere è come costruire concretamente una risposta seria e costruttiva per la città di Aversa che al momento non c’è.
Al di là di ogni discorso superfluo, Aversa vive le solite scaramucce che si consumano a ridosso della campagna elettorale. Però, credo, che questa volta le cose siano ben diverse rispetto al passato. Oggi non esistono più i partiti veri, o meglio, quelli vecchi sono alla frutta. Forza Italia è più debole di un malato cronico. Il PD è in sala rianimazione da molti anni e non riesce a uscirne. Partiti come l’Udc sono ridotti al lumicino come quelli che si consumano davanti alle lapide. Fratelli D’Italia AN, se pure facesse una ricerca minuziosa come trovare un ago nel pagliaio, difficilmente troverebbe qualcuno disposto a dargli fiducia. Per il resto è polvere mischiata a nebbia fitta.
A me sorprende il silenzio di Gianpaolo Dello Vicario, che ancora non si mette in gioco sfidando chi oggi si vanta di avere già la vittoria in tasca. Dello Vicario ha una sua storia politica capace di mettere in serie difficoltà chi oggi offre un progetto per la città guardando più al passato che al futuro. È una personalità politica alla quale non manca lo spessore giusto per imporre una sua idea politica per la città di Aversa. Un silenzio che sono in molti a non capire, cittadini compresi. È giusto, come ho anticipato nell’indiscrezione di ieri, la costruzione di una lista di destra moderata capace di aggregare a se tutti gli elettori moderati e di destra che non si rivedono in questo vortice di nomi che alla fine non danno speranze.
Sono le prime scaramucce, è vero, ma dalle prime avvisaglie si capisce che il vecchio sistema politico aversano non è cambiato, e se questa è la prospettiva, allora vuol dire che il futuro sarà uguale al passato, se non peggio.