Aversa. L’approccio del sindaco con i fuochi è del tutto sbagliato

Il sindaco di Aversa chiede di eliminare i fuochi d’artifici che ogni anno si tengono a conclusione dei festeggiamenti per la festa della madonna di Casaluce. Le polemiche sono iniziate all’indomani della passeggiata del trattore per le vie della città, con a bordo il cantante neomelodico. Il sindaco Alfonso Golia non ha visto di buon occhio la cosa ed ha scaricato sul comitato festeggiamenti tutte le colpe, perché, a detta del sindaco, non era stato informato dell’intero programma.
Se ci sono state lacune nell’organizzazione, si possono correggere, ma eliminare una tradizione questo non si può accettare. Le tradizioni sono un volano economico e possono essere anche un traino per attirare persone da fuori comunità, e i fuochi pirici sono un’attrazione per molte persone.
Quello che più non piace nella richiesta del sindaco, è quella di mischiare i botti con la terra dei fuochi. La cosa veramente è raccapricciante, poiché invece di lavorare per eliminare questa etichetta spregevole, si continua a usarla per distruggere ulteriormente l’immagine di questa bellissima terra. Il primo cittadino di Aversa, infatti, ha chiesto al comitato “di non sparare i fuochi per lanciare un segnale forte nella battaglia per la Terra dei Fuochi”. E che c’entra con i festeggiamenti della madonna di Casaluce?
Sarebbe il caso che tutti iniziassero a mettere da parte questo simbolo appiccicato addosso a un territorio che merita di essere riscattato lasciando, per sempre, il simbolo negativo di terra dei fuochi, poiché la terra dei fuochi esiste anche al nord e la zona più inquinata d’Italia è la pianura padana.