Categories: Cronaca

AVERSA-PARETE. La morte di un giovane speculata per una tendenza sessuale

PARETE-AVERSA – Questo servizio mi esce dall’anima, non tanto come giornalista, ma come persona. C’è stata una morte brutale e fuori da ogni logica. Uccidere un ragazzo di soli 25 anni, farlo a pezzi e murarlo, è veramente un qualcosa di inaudito. Mi è sembrato di trovarmi in quei paesi arabi dove è quasi un costume subire una morte del genere, invece mi trovo ad Aversa, nella democratica Italia.
Un folle per gelosia ha ucciso. Nei nostri servizi non abbiamo evidenziato nessuna differenza sessuale, abbiamo solamente descritto i fatti dell’accaduto senza fossilizzarci su quelle che erano le tendenze sessuali del giovane. Ognuno della propria vita fa quello che vuole, quindi ognuno è libero di viverla come gli pare.
Ha fatto rabbia, invece, che grandi colossi dell’informazione abbiano evidenziato, già a partire dai titoli, quella che era la tendenza sessuale e non la macabra esecuzione con cui il giovane Vincenzo è stato massacrato. Quasi come se fosse stato un difetto di fabbrica da evidenziare per descrivere ciò che era accaduto. Non credo che sia giusto questo atteggiamento, che appare un’etichetta da addossare ad un giovane. Vincenzo era una persona che voleva vivere la sua vita, e voleva viverla come meglio gli piaceva. Non ha mai evidenziato il suo modo di vivere la sua sessualità, ha sempre dimostrato di essere un giovane con tanta voglia di vivere.
Ma ogni giorno invece si continua a scrivere mettendo in risalto la tendenza sessuale. La vita sessuale delle persone è propria, e va rispettata. Ognuno preferisce un determinato modo di approcciarsi al sesso: c’è il marito o la moglie che tradisce, c’è la coppia che va nei privè, c’è chi si cerca la scappatella per vivere emozioni diverse, c’è chi vive la sessualità in maniera aperta e chi la vive chiudendosi in se stessi. Anche queste possono definirsi tendenze, ma in effetti sono desideri di ogni singola persone che vuole vivere la sua vita senza condizionamenti. Sono tutti particolari che fanno parte della volontà delle persone, quindi vanno rispettate anche se non si condividono, senza dare giudizi affrettati e senza relegare etichette che nulla c’entrano con la vita intima delle persone. Ognuno è libero di poter esercitare la funzione sessuale come meglio ritiene, quindi nessuno è all’altezza di giudicare e di affibbiare etichettature.

Redazione

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