Aversa, Pronto soccorso Moscati: uomo rompe vetro del triage

AVERSA- Andiamo per ordine e per gradi: nessun atto di violenza è tollerato; nessun disservizio si può tollerare; e con la salute non si scherza. Detto ciò, al pronto soccorso del Moscati di Aversa si registra l’ennesima violenza contro il corpo medico e infermieristico. Ennesima, perché ormai non si contano più, e tutto per un cattivo funzionamento del pronto soccorso, per via della carenza di personale. La colpa è della becera politica che continua a fregarsene di quelle che sono le condizioni del pronto soccorso di Aversa.
Quando un infermiere inizia il suo turno al triage, inevitabilmente si ritrova schede in attesa dalle 10 del mattino, due medici come sempre ormai, tutte le barelle e i cod impegnati, quindi è costretto a non fare l’infermiere ma l’animatrice per tenere tutti a bada, giustamente stanchi della lunga attesa. Ecco, ci siamo arrivati: lunghe attese, estenuanti, a volte impossibili per le condizioni di salute dei pazienti, insomma, una situazione insostenibile che la becera politica non guarda.
E cosi questa notte si registra l’ennesimo atto di violenza contro l’infermiera che si trovava di servizio alla triage. Un uomo porta la moglie al pronto soccorso, dopo la visita visiva per un dito con una ferita, gli viene chiesto di attendere. L’uomo va in escandescenza e se la prende con l’infermiera infierendo contro di lei con atteggiamenti e parole offensive, fino a quando non rompe il vetro del triage. Arriva la polizia che identifica l’uomo e lo lascia andare.
Le domande sono infinite: chi deve tutelare i medici e gli infermieri; chi deve tutelare i pazienti; chi deve mettere ordine al pronto soccorso; chi deve potenziare il personale del pronto soccorso. Risposta: la becera politica, che da 30 anni tiene il Pronto soccorso del Moscati di Aversa in condizioni pietose. VERGOGNATEVI.