Categories: Cronaca

acino di crisi di Caserta: il lavoro dovrebbe essere una gioia ma è un incubo

CASERTA. “Il Lavoro dovrebbe essere una grandiosa gioia ed è ancora per molti tormento, il tormento di non averlo, il tormento di fare un lavoro che non serva, non giovi a un nobile scopo. Siamo di nuovo qui a raccontarvi l’ennesima fumata grigia di Venerdì scorso nel centro direzionale di Napoli, dalla riunione affermano i lavoratori sono arrivate diverse notizie sia positive che cattive: allargamento della platea per i corsi di formazione retribuiti anche a chi era stato escluso, lo sblocco totale dei fondi per pagare i centri formativi e un ulteriore deroga di 6 mesi alla mobilità ordinaria per i lavoratori che per causa delle riforme scandalose Fornero e Poletti, si ritrovano esclusi, ma solo perché la mobilità è scaduta entro il 2014. Sono ancora amaramente esclusi i lavoratori con la mobilità scaduta nel 2015, per loro nessun ammortizzatore sociale. Tutti noi lavoratori pensiamo che da ora sia finito il tempo di usare la bocca senza validità, siamo giunti verso il traguardo questa situazione dannosa che deve essere risolta immediatamente. Bisogna abbattere il vincolo che purtroppo vieta la mobilità in deroga e la cassa in deroga per i lavoratori. Il decreto Poletti risulta oggi essere scandaloso per tutta la classe lavorativa di Terra di Lavoro, basta parlare a vuoto sulla nostra pelle, ora è il momento di agire dando risposte concrete alla classe operaia del . Tutti noi ci domandiamo se cambierà qualcosa con il tavolo istituzionale del 9 Marzo, se non si trovano situazioni che possano abbattere la rigidità del governo, dovranno essere messe in campo da subito soluzioni nazionali. Bisogna intraprendere una classe -action per il lavoro, solo così si potranno rendere protagonisti i lavoratori del . Bisogna risolvere la situazione dei lavoratori esclusi dal 2015, la Regione non può più rimediare a questa problematica con decreti regionali, il Governo deve scendere in campo per la risoluzione del problema. Auspichiamo che i sindacati possano collaborare con il governo per trovare una possibile soluzione tangibile. Il tavolo istituzionale del 9 Marzo dovrà dare una risposta definitiva, non possiamo buttare più giù dalla torre i lavoratori del adesso basta per davvero. Vogliamo una risposta dall’incontro del 9, confermiamo la nostra mobilitazione, ma allo stesso momento noi lavoratori insieme ai sindacati, chiediamo una risposta per tutti quelli discriminati, non possiamo più vivere senza sostegno economico”.

Redazione

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