Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo del 2021, prima delle nuove misure di contenimento dell’emergenza sanitaria, la Banca d’Italia ha condotto la quarta edizione dell’Indagine Straordinaria sulle Famiglie italiane (ISF) per raccogliere informazioni riguardo agli effetti dell’epidemia di Covid-19 sulla situazione economica e sulle aspettative delle famiglie.
I comportamenti di consumo continuano a risentire dell’emergenza sanitaria: per le famiglie che arrivano con difficoltà alla fine del mese la contrazione dipende in prevalenza dalle minori disponibilità economiche; per i nuclei più abbienti pesano soprattutto le misure di contenimento e la paura del contagio.
Oltre il 60% dei nuclei familiari consultati per misurare gli effetti della crisi Covid dichiara di avere difficoltà economiche ad arrivare alla fine del mese. Lo afferma uno studio della Banca d’Italia, sottolineando che “si tratta di 10 punti percentuali in più rispetto al periodo precedente la pandemia”. I maggiori problemi sono riferiti laddove il capofamiglia è un lavoratore autonomo. A causa della crisi legata al Covid, un quarto delle famiglie pensa di ridurre i propri consumi non durevoli nei prossimi tre mesi. I comportamenti di consumo delle famiglie, infatti, continuano ancora a risentire dell’emergenza sanitaria: oltre l’80% dichiara di aver ridotto le spese per servizi di alberghi, bar e ristoranti e di aver effettuato meno frequentemente acquisti in negozi di abbigliamento.