BARI- Nella mattinata odierna la Polizia di Stato di Bari ha eseguito un´ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di elementi di vertice del clan “Campanale”, ritenuti responsabili, a vario titolo, dell´omicidio di LORUSSO Nicola, di porto e detenzione di armi da guerra, ricettazione e favoreggiamento personale, il tutto aggravato anche dalle condizioni previste dall´art.7 L.203/91.
La mattina dell´11 gennaio 2015, nel quartiere San Girolamo di Bari, a poca distanza dalla propria abitazione e mentre era alla guida di un´autovettura, in compagnia della moglie, LORUSSO Nicola venne attinto mortalmente da numerosi colpi d´arma da fuoco; sul posto vennero repertati 25 bossoli calibro 7.62, esplosi con un fucile mitragliatore AK 47 Kalashnikov. La vittima era il padre di LORUSSO Umberto, attualmente detenuto, a capo dell´omonimo clan mafioso, vicino al clan “Capriati”, da alcuni anni in contrasto con il clan “Campanale”, propaggine del clan Strisciuglio, entrambi operativi nel quartiere San Girolamo nella gestione delle attività illecite del traffico e vendita al minuto di sostanze stupefacenti ed estorsioni ad esercizi commerciali ed imprese edili; il conflitto tra i due gruppi criminali, dal 2012 al 2015, ha fatto registrare numerosi fatti di sangue.
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