Lun. Giu 5th, 2023

Ascoltavo una intervista fatta su La7 al direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, che va molto in linea su ciò che finora ho scritto e detto anch’io. Durante l’intervista Travaglio spiega con certosina lucidità che  “Vaccinato non significa immune; che l’immunità di gregge era una bufala; non bisognava illudere i vaccinati di essere immune; la durata del green pass era prevista per dodici mesi poi si è scoperto che il vaccino scende di efficacia e non può durare più di sei mesi; la Trasmissione del Contagio la provocano anche i Vaccinati con Doppia Dose; abbiamo fatto circolare gente infetta ed Infettiva con tanto di Lasciapassare la dove i Novax non potevano entrare”. Parole che condivido in pieno, poiché quello che è mancato da dicembre 2020 è stata la verità. Come dice giustamente Travaglio: “Bastava dire la verità”.

Ecco, la verità, quella che anche noi esortiamo a dire da più di un anno. Lo scenario che stiamo vivendo oggi non è altro che la mancanza di verità che ha illuso i cittadini. Bisognava fare il siero ed era l’unico scopo che portava avanti il governo. Non si è puntato anche sulle cure domiciliari e monoclonali, punto di forza che poteva alleggerire di molto la sofferenza dei pazienti covid. Al di là del siero, era opportuno mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per dare man forte alla lotta al covid. Inoltre, bisognava tenere in piedi tutti gli strumenti di protezione che hanno aiutato nelle varie ondate a tenere sotto controllo i contagi, così come erano stati consigliati dal primo giorno dell’epidemia: mascherina, distanziamento sociale e igiene. Ciò non è stato fatto, ed oggi ci troviamo con un tsunami di contagi che è diventato inarrestabile.