Hanno ragione gli inquirenti a dire che la fortuna per l’Italia e la sfortuna di Battisti, è stata la svolta che c’è stata in Brasile con l’elezione del nuovo presidente Bolsonaro. Da qui la fine della lunga latitanza di cesare Battisti, condannato in Italia a due ergastoli per quattro omicidi, e 37 anni fa si diede alla macchia godendosi la vita Brasile.
Oltre 13mila giorni è durata la latitanza di Cesare Battisti. Dopo esser fuggito in Francia e in Messico, il terrorista si era nascosto in Brasile, dove pensava di vivere tranquillamente fino alla fine dei suoi giorni. Ma l’elezione di Jair Bolsonaro ha cambiato tutto. Il leader dell’ultradestra verde-oro ha preso subito la palla al balzo e, come segno di rottura rispetto all’epoca di Lula e Dilma Rousseff, ha deciso fin da subito di offrire il latitante all’Italia, dopo la richiesta del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Finalmente L’aereo proveniente dalla Bolivia, su cui viaggiava il terrorista è atterrato alle 11:36 allo scalo romano di Ciampino. Per l’ex leader dei Pac ora si apriranno le porte del carcere di Rebibbia. Ad attendere Battisti il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e il titolare del Viminale, Matteo Salvini. Battisti sarà in cella da solo, per sei mesi di isolamento diurno. Non è escluso che venga poi trasferito in un altro penitenziario italiano di massima sicurezza.
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