AVERSA- Storico incontro dell’ex premier e presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nella città di Aversa, in provincia di Caserta, dove ha incontrato i candidati per il prossimo consiglio comunale. Berlusconi ha raccontato dettagliatamente la storia della sua caduta, ardita da un complotto contro di lui che portò poi Mario Monti alla guida di un nuovo governo scelto dall’allora capo dello stato Giorgio Napolitano.
“Noi riusciamo a vincere solo con una grande maggioranza, disuniti, difficilmente vinciamo, perché quelli del centrosinistra sono dei professionisti della politica e sanno vincere anche se non sono una larga coalizione – Ha detto Silvio Berlusconi – eravamo al governo perché abbiamo vinto tutti uniti e una grande forza di moderati, e come tali abbiamo cercato di dare la svolta giusta al paese mettendoci anche contro i voleri dell’Europa. La persone che più di tutti ha remato contro di me è stato Gianfranco Fini, che insieme all’ex capo dello stato hanno costruito il complotto contro di me. Quando Amedeo Laboccetta mi ha raccontato l’episodio di quando Fini vantandosi che stava, insieme al capo dello stato, costruendo tutto, chiamando davanti al suo parlamentare il capo dello stato facendogli capire che si stava procedendo verso la mia cacciata, ho capito che la prima e la terza carica dello stato stavano complottando contro di me. Da qui partì una campagna contro il mio governo. A Cannes mi offrirono cinquanta miliardi di euro dal fondo monetario internazionale, ma io rifiutai – aggiunge il presidente di Forza Italia – Dopo pochi giorni fui contattato e arrivarono cento miliardi, senza che io avessi venduto l’Italia alla troica, cosa che già stava avvenendo con la Grecia. Io non ho venduto l’Italia, perché l’Italia non ne aveva bisogno, ma da quel giorno il paese fu dipinto dai media e dalle stesse istituzioni e forze politiche, come un paese sull’orlo del baratro, ma non era assolutamente vero. C’era una regia ben precisa che voleva farmi fuori, e così fu, perché venni invitato a dimettermi, anche perché miei parlamentari, amici miei, erano già passato col gruppo misto e ormai l’operazione era già iniziata. Mi dimisi, arrivò il governo Monti e sappiamo tutti com’è andata a finire. A nuove elezioni le perdemmo, con Letta non fu possibile entrare nel governo, ma ci entrarono persone che erano state elette con noi, tradendo il sottoscritto per ben due volte, poiché dopo sono entrati anche nel governo Renzi. Ma posso dire orgogliosamente che dopo di me l’Italia non ha più avuto governi legittimati dal popolo. Noi moderati – conclude l’ex premier – dobbiamo unire le forze per riprenderci l’Italia. Il governo Renzi è pericoloso, sta portando avanti una deriva autoritaria che non fa bene alla democrazia. Già da queste amministrative dobbiamo dimostrare che noi ci siamo e siamo ancora forti. Come dobbiamo impegnarci a dire No al referendum costituzionale, che mette in ginocchio la democrazia del nostro paese”.