ROMA- Il tempo delle chiacchiere elettorali sono finite, ma forse Silvio Berlusconi non si è ancora capacitato della sua sconfitta. A prescindere dalla coalizione, dove ora il leader è Matteo Salvini, Berlusconi non può dettare leggi come se fosse lui il capo, non lo è più.
La sua uscita di ieri sul M5S la dice lunga della sua amarezza. Il problema che lui vuole aprire le finestre per cacciarli fuori, ma nelle urne sono stati gli italiani a cacciarlo fuori facendolo diventare il quarto partito italiano. Insomma, le vecchie logiche politiche sono cadute il 4 marzo, è il momento di ricostruire tutto, e al ricostruzione non può essere fatta con ancora Berlusconi in mezzo. Come non è pensabile tenere ancora tutti i colonnelli sull’attenti, perché gli italiani li hanno bocciati in toto.
Ora è il momento della responsabilità e delle decisione per il bene degli italiani e non dei voti, quelli sono già stati persi. Quindi ora si deve pensare a dare un governo al popolo per risolvere non uno, ma mille problemi causati dai partiti tradizionali, di cui Berlusconi è responsabile insieme agli altri.
L’apertura di Salvini al M5S non è ben digerita da Berlusconi, ma Salvini sa che i voti che ha preso li può perdere in poco tempo. C’è poco da girarci intorno, o si fa un governo o si ritorna al voto, nel secondo caso il movimento potrebbe toccare anche il settanta per cento dei consensi.
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