Continua senza sosta l’attività investigativa degli inquirenti per fare piena luce su quello che è successo domenica pomeriggio in via Marconi a Cardito. L’uomo ritenuto dal primo momento responsabile della morte del piccolo Giuseppe di sette anni, ha confessato il delitto con una motivazione che fa ancora più rabbia. L’uomo avrebbe confermato che la furia omicida sarebbe scattata dopo che i bimbi avevano rotto, giocando, la sponda del lettino appena comprato. Questa al momento sembrerebbe la confessione dell’uomo – di cui riferiscono vari giornali – al termine del lungo interrogatorio. I bambini sarebbero stati colpiti – ha detto – a pugni e calci ma non, come trapelato, con il manico di una scopa. Le accuse che la procura di Napoli Nord muove al 24enne sono di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio aggravato. Intanto, continua il lavoro degli investigatori per cercare di definire tutti gli aspetti della vicenda, a cominciare dal ruolo avuto dalla madre dei bambini e compagna dell’uomo mentre preziosa è stata la testimonianza della sorellina del piccolo ucciso.
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