AREZZO- Si amplifica l’indagine sulla Banca Etruria, dopo i blitz delle scorse settimane, stamattina la Guardia di Finanza sta effettuando perquisizioni in 15 società che hanno ricevuto fidi da Banca Etruria ad Arezzo. Le aziende sarebbero tutte riconducibili all’ex presidente Lorenzo Rosi e all’ex consigliere Luciano Nataloni, indagati per omessa comunicazione del conflitto di interessi. Alle società sarebbero stati concessi fidi, non restituiti, per almeno 15 milioni di euro. Le società perquisite hanno sede in Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. L’ipotesi investigativa è che i dirigenti avrebbero concesso finanziamenti di Banca Etruria a società in qualche modo a loro riconducibili senza fare la necessaria comunicazione agli organi dell’istituto, in quanto non avrebbero informato il Cda del loro legame con le medesime società.
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