Le parole del ministro per gli affari regionali sono condivisibili: “Chiedo alla comunità scientifica, senza polemica, di darci certezze inconfutabili e non tre o quattro opzioni per ogni tema”. Finora forse è mancata proprio la chiarezza da parte del comitato scientifico, e le affermazioni di Boccia vanno proprio nella direzione di ciò che è mancato sin dall’inizio.
“Chi ha già avuto il virus, lo può riprendere? Non c`è risposta. Pretendiamo chiarezza, altrimenti non c`e’ scienza – spiega Boccia al Corriere della Sera. Noi politici ci prendiamo la responsabilità di decidere, ma gli scienziati devono metterci in condizione di farlo. I test sierologici sono affidabili? Non possiamo stare fermi finché non arriva il vaccino. Nella fase due entreremo dal 4 maggio – aggiunge il ministro – dobbiamo ancora mantenere la barra dritta. Ora siamo ancora “nella fase in cui vediamo le prime luci e dobbiamo difendere i risultati raggiunti. Capisco la voglia di uscirne, ma i numeri ci dicono che siamo ancora dentro l`emergenza. Se il presidente Emmanuel Macron prolunga il lockdown all`11 maggio, è perché sa che senza salute non c`è economia”.
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