Sta per aprirsi la stagione estiva, e gli stabilimenti balneari, lasciato per un attimo alle spalle le preoccupazioni inerenti alle concessioni balneari come chiesto dall’Europa, già nelle festività pasquali hanno aperto i battenti. Nei 60 lidi che hanno aperto sui 180 esistenti, si sono registrate già 30mila presenze per Pasqua e per i ponti. Come detto rimane la preoccupazione per la messa al bando delle concessioni per il litorale, come previsto dalla normativa europea. Preoccupazione legittima dopo aver speso la vita di intere famiglie che hanno investito per mantenere aperti i lidi sulla costa casertana.
Costa lunga 47 chilometri, con spiagge lunghissime e con una sabbia fine. La Pasqua è andata bene, ma già per il 25 aprile ma anche per il primo maggio, nonostante il clima sia altalenante, si registra la voglia di sole. Il boom di presenze in questi primi giorni di assaggio estivo, fanno presagire ad una stagione interessante per la costa casertana. È chiaro che c’è ancora molto da fare per farla diventare una costa appetitosa anche per i turisti fuori regione. Ci vuole anche molto impegno da parte dei gestori balneari affinché ci sia uno sviluppo concreto del mare casertano. Ci vuole un impegno sia per la qualità dei servizi offerti sia per l’intrattenimento, oltre, chiaramente, alla cura dell’immagine degli stabilimenti balneari che devono attrarre turisti. Ciò va fatta da buoni comunicatori e persone che hanno le idee chiare come catturare l’attenzione dei potenziali clienti. La svolta della costa casertana può arrivare solamente da questi due fattori, oltre all’impegno politico di svilupparla.