BRESCIA-La Polizia di Stato di Brescia ha rimpatriato coattivamente, con volo da Linate, un cittadino albanese di 38 anni. L’espulsione dal Territorio Nazionale è giunta al termine della vicenda processuale che ha visto lo straniero, ritenuto dalla Digos bresciana responsabile di reclutamento di foreign fighters, arrestato lo scorso 25 marzo e, nella giornata di venerdì u.s., scarcerato dal Tribunale del Riesame. Ritenuto essere persona socialmente pericolosa, l’uomo è stato rimpatriato coattivamente a Tirana.
La vicenda ha un primo esito importante nel mese di marzo u.s., quando, dopo indagini condotte anche all’estero e durate oltre un anno, nell’ambito dell’operazione della Digos bresciana “Balcan Connection”, sono emersi a suo carico chiari indizi di colpevolezza in merito al reato di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale che hanno indotto la Procura bresciana a chiedere ed ottenere 4 ordini di custodia cautelare per il gruppo di reclutatori jihadisti.
Le imputazioni a suo carico contemplano il tentativo di arruolamento di un giovane tunisino, naturalizzato italiano, nella compagine terroristica nota come Stato islamico, attualmente sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale da parte del Tribunale di Como. E’ ritenuto inoltre responsabile di aver reclutato in passato un cittadino marocchino di Vobarno (Bs) partito per combattere in Siria a fianco dei guerriglieri.
Il provvedimento di espulsione vieterà allo straniero di poter accedere all’area Schengen almeno per i prossimi 5 anni.
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