ROMA- Ogni giorno è sempre la stessa storia: ricevi chiamate dall’estero da parte di call center che ti contattano per conto e per nome di aziende italiane, a partire dalla telefonia, per finire all’energia. Tutto estero, niente Italia. Chiamano dall’estero perché gli operatori costano pochissimo, mentre fare lo stesso lavoro in Italia costa molto di più, cosi le aziende preferiscono aprirsi call center all’estero e lavorare come se fossero in Italia.
Poi dicono che il lavoro in questo paese non c’è, ci credo, se questo è il sistema, gli italiani non lavoreranno mai più. Call center che vincono anche gare pubbliche e gestiscono per conto di istituzioni italiane un lavoro che si dovrebbe fare qui. Ormai chi di noi non ha ricevuto in un giorno una chiamata da questi call center, tutti. Si può anche tollerare il disturbo, ma solo se dietro alla cornetta del telefono c’è un giovane italiano che sta lavorando in Italia.
Dicono che sono regole internazionali. Bene, abolirle non costa nulla. Bisogna garantire prima il lavoro agli italiani e poi agli stranieri che dalle loro case lavorano come se fossero residenti italiani. Questo sistema non sta bene. La globalizzazione ha distrutto tutto, ed è ora di metterci una toppa, cosi non si può andare avanti.
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