Mer. Mar 29th, 2023

ROMA – Si stanno consumando gli ultimi giorni della peggiore campagna elettorale della Repubblica italiana. Una campagna elettorale che vede una caduta di stile dei partecipanti, che non parlano di argomenti reali ma di fantomatiche posizioni che nulla centrano la vita reale.

Questa campagna elettorale sta diffondendo odio. I partiti storicamente sono diffusori di odio sociale, ma questa volta si sta esagerando. Ci sono dei cambiamenti in atto che impensieriscono chi di politica ci vive da una vita. anche chi ruota intorno ai partiti, per paura di perdere il contentino, usano termini che sono lontani dal rispetto reciproco per la persona.

Primo, l’amicizia non ha colore politico, quindi è veramente inutile distruggerla per difendere l’indifendibile. Secondo, se in questo paese ci sono cinque milioni di persone in povertà assoluta, e dieci si avviano alla povertà assoluta, oltre a non esserci più lavoro e imprese, ci poco da difendere. Le scaramucce social dimostrano in pieno che in questo paese non si è capito nulla.

Di più, questa campagna elettorale mostra troppa violenza per strada, manifestazioni per combattere qualcosa che non esiste più nella mente collettiva. È solo un pretesto per issare le piazze e creare disordini. Questa campagna elettorale si sta combattendo con l’isolamento degli interpreti principali: piazze e salotti buoni vuoti di gente comune. Il messaggio che sta arrivando al corpo elettorale è contorto e contribuisce ad allontanare sempre di più gli elettori dallo strumento democratico del voto. Forse è quello che vogliono i partiti, speriamo che non sia così. I Partiti la devono smettere di comportarsi come le religioni, che creano quelle divisioni sociali che mettono a rischio la vita sociale delle persone. La politica è uno strumento per mettersi al servizio dei cittadini, non deve essere uno strumento che divide, ma deve unire la società.