In Campania si muore tre anni prima

ROMA –IL divario tra nord e sud c’è a partire dal dopoguerra che consolidò la falsa dell’unità d’Italia.  Infatti dopo l’unità d’Italia il sud è rimasto al palo, deturpato dei suoi beni portati in Piemonte, ha sempre dovuto chiedere l’elemosina al settentrione per campare.

In Campania si muore tre anni prima

ROMA –IL divario tra nord e sud c’è a partire dal dopoguerra che consolidò la falsa dell’unità d’Italia. Infatti dopo l’unità d’Italia il sud è rimasto al palo, deturpato dei suoi beni portati in Piemonte, ha sempre dovuto chiedere l’elemosina al settentrione per campare. L’unità d’Italia ha schiavizzato il sud, e tale è rimasto per sempre.
Un divario che si è concentrato su tutto, ed oggi l’Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni Italiane, denuncia il divario anche sull’aspettativa di vita. In Campania si muore tre anni prima rispetto a regioni del nord. Secondo i dati, in Trentino Alto Adige si vive in media fino a tre anni in più che in Campania. E in generale si vive più a lungo a seconda del luogo di residenza o del livello d’istruzione. In Campania, secondo il report, nel 2017 gli uomini vivono infatti mediamente 78,9 anni e le donne 83,3; nella provincia autonoma di Trento, invece, vivono 81,6 anni gli uomini e 86,3 anni le donne. In generale, la maggiore sopravvivenza si registra nel Nord-Est, dove la speranza di vita per gli uomini è di 81,2 anni e quella per le donne di 85,6; decisamente inferiore nel Mezzogiorno, dove si attesta a 79,8 anni per gli uomini e 84,1 per le donne.