CAPUA-Era il lontano 2007 quando una dipendente di Poste Italiane S.p.A. riportò un danno a seguito di una caduta dal motociclo di servizio causata dalla sporgenza di un tombino su una strada del Comune di Capua.
Ci sono voluti circa dieci anni affinché, con la pubblicazione della sentenza resa dal Giudice Ida D’Onofrio, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere condannasse il Comune al risarcimento del danno.
Il primo risarcimento da parte dell’INAIL dei danni invalidanti subiti dalla lavoratrice non era stato ritenuto congruo dall’avvocato Domenico Carozza, giuslavorista difensore della donna, che, superando una valida difesa da parte dell’Ente locale, è riuscito a ottenere la nomina di un consulente per l’accertamento ulteriore dei danni subiti.
A conclusione di questo nuovo iter è arrivata la sentenza di condanna del Comune che fonda la responsabilità della Pubblica Amministrazione sulla violazione degli obblighi che ogni Ente ha di custodire e manutenere la cosa pubblica.
La sentenza ha anche posto l’accento sulla fattispecie del danno differenziale richiesto dal difensore che, seppur a distanza di anni, è riuscito a ricompensare il danno subito dalla dipendente: “Giustizia lenta ma efficace sarebbe il caso di dire”, ha commentato l’avvocato Carozza.
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