Dopo due mesi di lockdown, il governo non può continuare a trattare i cittadini come se fossero bambini indisciplinati – scrive Mara Carfagna.
Non si può pensare di arginare il contagio facendo leva sulla paura, paventando nuovi divieti, generando confusione con le solite conferenze stampa sconclusionate e con l’uso di termini ambigui.
In tutta Europa le iniziative di riapertura sono più veloci e comprensibili, mentre qui ancora ci dobbiamo preoccupare delle autocertificazioni.
Gli italiani sono stati molto responsabili: meritano rispetto da parte delle istituzioni e hanno bisogno di potersi fidare di chi prende le decisioni.
Senza fiducia, senza condivisione, senza un progetto chiaro di cambiamento, come pensiamo di poter ripartire? Come possiamo utilizzare bene l’enorme massa di denaro che giustamente chiediamo all’Europa? Come possiamo attuare quel programma indispensabile di semplificazioni e di investimenti per rilanciare l’economia?
Abbiamo bisogno di un governo capace di produrre un salto di qualità.
Da come sta partendo la Fase 2, temo proprio che questo non lo sia.
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