I Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla DDA di Napoli, hanno oggi dato esecuzione – nelle province di Caserta, Napoli, Modena e Lucca – ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dall’Ufficio G.I.P nei confronti 18 cittadini italiani – di cui 15 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 1 divieto di dimora – ritenuti responsabili a vario titolo del reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con le circostanze aggravanti per reati connessi ad attività mafiose (ex art. 73, 74 D.P.R. 309/90 e art. 416 bis 1 c.p.).
Durante l’attività, avviata nel 2015 e coordinata dal P.M., si è proceduto al sequestro di armi da guerra, varie dosi di stupefacente (cocaina, hashish e marijuana) e somme di denaro provento delle cessioni.
Sono stati così raccolti gravi indizi di colpevolezza circa l’esistenza di una stabile organizzazione criminale, con a capo il figlio di un ristretto in regime 41 bis, dotata di mezzi, risorse finanziarie, accurata suddivisione in ruoli e con ampia e ramificata diffusione delle attività illecite in diverse zone della provincia di Napoli e Caserta.
Tale quadro accusatorio descritto ha consentito l’esecuzione dell’odierno provvedimento, i cui fatti sono aggravati dall’essere stati commessi al fine di agevolare il Clan dei Casalesi- fazione Schiavone, avvalendosi della sua forza d’intimidazione.
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