Valorizzare il ruolo e le potenzialità delle imprese italiane a
capitale estero non solo su aspetti strettamente economici, ma anche
su programmi di sostenibilità ambientale, economia circolare e welfare, su cui
sono impegnate le multinazionali estere. Questo il fulcro del Protocollo tra
Confindustria, Regione Campania e Confindustria Campania, firmato questa
mattina presso la Reggia di Caserta, per fidelizzare e supportare le
imprese internazionali che operano nel territorio e creare le condizioni
affinché implementino gli investimenti nelle aree in cui sono già presenti.
La firma di questo Protocollo si inserisce nell’ambito di un percorso
di retention e di sensibilizzazione sull’importanza delle
imprese a capitale estero, su cui Confindustria è impegnata da anni. Hanno già
aderito Toscana, Lazio, Emilia-Romagna, Umbria e Piemonte e l’adesione della
Campania è particolarmente significativa perché, conoltre 1.300
aziende che occupano più di 40.000 addetti, è la prima regione del
Mezzogiorno per presenza di imprese estere.
Complessivamente in Italia sono presenti 15.779 realtà estere,
che costituiscono lo 0,4% del totale delle imprese italiane.
Esse occupano l’8,7% degli addetti, generano il 19,3% del
fatturato prodotto da tutte le imprese italiane e il 16,3% del
valore aggiunto. Inoltre, le multinazionali estere realizzano
investimenti in ricerca e sviluppo per4,3
miliardi di euro, pari al 26% del totale della ricerca privata.
“Confindustria sottolinea da tempo a Governo ed enti territoriali
l’importanza delle imprese italiane a capitale estero come fattore strategico
per la crescita del Paese”,ha affermato Barbara Beltrame
Giacomello, Vicepresidente per l’Internazionalizzazione e Presidente del
Gruppo Tecnico Investitori Esteri di Confindustria. “Le grandi imprese estere
generano con le PMI un legame virtuoso in un’ottica di filiera.Infatti,
da un lato le grandi aziende internazionali trovano fornitori di altissimo
livello, flessibili nell’adattare rapidamente la produzione e, dall’altro, le
nostre PMI hanno l’opportunità di entrare a far parte delle grandi reti
internazionali e diventare più competitive. Per questo – ha concluso Beltrame –
è importante creare le condizioni perché le imprese estere continuino a credere
nel nostro Paese e supportarle nel cogliere in anticipo nuove opportunità di
investimento”.
“È necessario un cambio di paradigma, – ha spiegato il Presidente di
Confindustria Campania, Luigi Traettino – che porti a
considerare le multinazionali non come aziende straniere, ma come imprese
italiane a capitale estero. Gli enti e le istituzioni locali devono uscire da
questo equivoco, comprendendo finalmente che queste grandi realtà rappresentano
delle notevoli opportunità di sviluppo ed occupazione, consentendo la crescita
di piccole e medie imprese locali, che possono diventare dei partner
importanti. Anche le multinazionali, però, – ha proseguito Traettino – devono
integrarsi compiutamente nel territorio circostante, contribuendo ad un
percorso di rigenerazione urbana e di rilancio delle comunità”.
“Stiamo facendo di tutto per attirare investimenti nazionali ed esteri.
Abbiamo un grande flusso di risorse in arrivo con il Pnrr, ma non basta.
Servono nuovi investitori”, ha affermato Vincenzo De Luca,
presidente della Regione Campania. “La cosa decisiva però sarà il livello di
sburocratizzazione che riusciremo a raggiungere. In Campania stiamo lavorando a
burocrazia zero, per creare le condizioni migliori dal punto di vista fiscale e
sui tempi di decisione”.
