CASERTA- I carabinieri della Compagnia di Maddaloni stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare,emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 16indagati (9 agli arresti domiciliari e 7 sospesi dal pubblico impiego), tutti dipendenti dell’A.S.L. di Caserta, tra cui 5 dirigenti, in servizio presso il Distretto 13 di Maddaloni (CE), ritenuti responsabili, a vario titolo, di truffa e false attestazioni o certificazioni in concorso, con le aggravanti di aver commesso il fatto in danno di un ente pubblico, L’indagine, ha consentito di acclarare come gli indagati lasciassero il posto di lavoro subito dopo aver registrato la loro presenza attraverso il badge in dotazione, ovvero di utilizzare i badge di colleghi assenti, registrando fraudolentemente l’inizio del servizio.
L’indagine, condotta dal mese di ottobre a dicembre 2015, è stata espletata mediante attività di videoripresa, espletamento di mirati servizi di pedinamento e analisi dei tracciati dei cartellini magnetici di riconoscimento. Le investigazioni hanno consentito di:
– acclarare come gli indagati lasciavano il posto di lavoro subito dopo aver registrato la loro presenza mediante l’avvicinamento del badge in dotazione alla macchina c.d. marcatempo all’atto dell’inizio della giornata lavorativa, ottenendo così un’ingiusta corresponsione e arrecando un danno all’amministrazione, stimato dai 450 ai 3.400 euro;
– documentare i casi in cui, alcuni dei destinatali del provvedimento, utilizzando i badge dei colleghi assenti, ne registravano fraudolentemente l’inizio del servizio;
– riscontrare le responsabilità di due dirigenti dell’Unità Operativa di Medicina Legale, circa la falsa attestazione, in alcuni certificati di morte, della loro presenza presso le salme al fine di rilasciare la necessaria autorizzazione al seppellimento. 1 Carabinieri, in particolare, hanno accertato come gli indagati, si allontanavano dal posto di lavoro senza segnalarne l’uscita, per dedicarsi ai loro impegni personali (jagging, shopping, accompagnare i figli a scuola).
Sempre sul versante dell’assenteismo, nelle scorse settimane, la Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere ha chiuso le indagini nei confronti di settantanove persone, dipendenti del comune di Orta di Atella (e 1 soggetto estraneo al pubblico impiego), avanzando al Gip del locale Tribunale la richiesta di rinvio a giudizio per truffa aggravata ai danni dello Stato. Le indagini consentirono, già il 19 giugno 2015, l’esecuzione, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Marcianise e della Stazione di Orta di Atella, di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare coercitiva (obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) nei confronti dei ventiquattro dipendenti ora imputati nel medesimo procedimento. La richiesta di rinvio a giudizio costituisce il completamento ed il successivo esito dell’attività investigativa che ha consentito di documentare, lungo l’arco di svariati mesi (anno 2014), anche attraverso le immagini acquisite da una telecamera, come i dipendenti comunali di Orta di Atella, pur figurando regolarmente in servizio, rimanessero in realtà assenti dal lavoro. E’ stato inoltre acclarato come, in molti casi, i dipendenti infedeli – in concorso e alternandosi fra di loro – avessero timbrato i cartellini marcatempo, in ingresso e