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Caserta, rifiuti: il comune aderisce all’ambito territoriale

CASERTA-Il Consiglio Comunale ha approvato una delibera, proposta dall’assessore ai Servizi Pubblici Locali e alla Collettività, Franco De Michele, che sancisce l’adesione del Comune di Caserta (primo ad assumere questo tipo di iniziativa) all’Ente d’ambito territoriale unico della provincia di Caserta. Tale organismo è frutto di una completa riorganizzazione del settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, regolato dalla legge regionale n. 14 del 26 maggio 2016 in materia di “Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti”, che prevede l’istituzione di 7 Enti di ambito territoriale, 3 in provincia di Napoli e 1 per ogni provincia campana. La legge regionale n. 14 contempla la possibilità che all’interno di questi Enti d’ambito, che sono considerati dei soggetti giuridici autonomi, vengano individuati dei sottoambiti (Sad), con lo scopo di ottimizzare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
L’Ente d’ambito della provincia di Caserta avrà funzioni di controllo e di verifica, ma soprattutto avrà il compito di approvare il Piano d’Ambito (entro 60 giorni dall’insediamento), un vero e proprio “piano regolatore” del settore rifiuti, utile a definire i fabbisogni, a fare una fotografia del servizio di raccolta e smaltimento e a stabilire l’effettiva necessità dell’impiantistica adeguata. Altri compiti fondamentali dell’Ente saranno quelli di individuare un gestore unico che si occupi proprio del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e di definire una tariffa unitaria relativa alla raccolta, che sia uniforme in tutti i Comuni della provincia.
Con la delibera approvata oggi, il Consiglio Comunale ha fatto proprio lo Statuto tipo dell’Ente d’ambito, così come è stato licenziato dalla Regione Campania. La mancata approvazione da parte dei Comuni entro i termini previsti dalla legge (20 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) comporta l’invio, da parte della Regione, di un commissario ad acta per approvare lo Statuto.
Una volta che i Comuni avranno fatto proprio lo Statuto tipo dell’Ente d’Ambito, la Regione convocherà la prima Assemblea, dove vigerà il principio del voto ponderato per l’elezione di un Presidente: ogni Comune “peserà” in base al numero degli abitanti. Successivamente, sarà eletto anche un Cda, con compiti più operativi, con un relativo Presidente.

Redazione

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