CASERTA- In data odierna personale del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta ha dato esecuzione – su disposizione di questa Procura – a 4 ordinanze applicative di misure cautelari personali, emesse dalla X Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli. Trattasi, in particolare, di:
– 2 provvedimenti di divieto di dimora nella Provincia di Caserta nei confronti di DI COSTANZO Angelo, ex Presidente della Provincia di Caserta ed ex Sindaco di Alvignano, e di FRANCO Vincenzo Mario, già Comandante della Polizia Municipale e Dirigente del Settore Ambiente del medesimo Comune;
– 2 provvedimenti con cui sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti di IMPERADORE Luigi, già legale rappresentante e amministratore di fatto della TERMOTETTI S.a.s., e di RAUCCI Francesco, ex direttore di un’unità operativa della predetta società.
I soggetti attinti dalle misure cautelari erano stati già arrestati dalla Guardia di Finanza di Caserta lo scorso 13 settembre 2016 – in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – all’esito di una complessa attività investigativa, diretta da questa Procura, che aveva consentito di portare alla luce un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione di pubblici ufficiali per atti contrari ai loro doveri d’ufficio, truffa aggravata ai danni di enti pubblici e abuso d’ufficio, tutti compiuti nell’interesse o, comunque, a vantaggio della TERMOTETTI S.a.s. e di altre società riconducibili al gruppo TERMOTETTI, colosso imprenditoriale operante in vari settori e in varie regioni d’Italia. Le ordinanze eseguite – concernenti condotte sussumibili nell’ambito del reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, perpetrate dai suddetti indagati in relazione ad una commessa pubblica affidata alla TERMOTETTI S.a.s. dal comune di Alvignano – sono state emesse a seguito del giudizio di rinvio conseguente alla decisione della Corte di Cassazione, la quale – pronunciandosi sul ricorso proposto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – aveva annullato l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli, che aveva disconosciuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione al capo m) della contestazione provvisoria. – 2 – Il Tribunale della Libertà, pronunciandosi nuovamente sul punto, ha riconosciuto la sussistenza del requisito della gravità indiziaria in capo ai predetti indagati e, ritenendo che fossero ancora permanenti esigenze cautelari, ha applicato, nei loro confronti, i suddetti provvedimenti restrittivi.
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