Caserta, Tumori: o ci difendiamo o ci uccidono tutti

CASERTA- Credo che finora i cittadini della provincia di Caserta sono stati a dormire. Credo che tutti hanno pensato al divertimento mentre il morto passava fuori le loro case, non appena ha bussato alla porta hanno tremato dalla paura, ma era troppo tardi.

Caserta, Tumori: o ci difendiamo o ci uccidono tutti

CASERTA- Credo che finora i cittadini della provincia di Caserta sono stati a dormire. Credo che tutti hanno pensato al divertimento mentre il morto passava fuori le loro case, non appena ha bussato alla porta hanno tremato dalla paura, ma era troppo tardi.
I tumori sono una malattia silente, ti accorgi di essere stato colpito solo quando è troppo tardi. Nella provincia di Caserta la situazione è da panico. Mentre sto scrivendo di sicuro è stato diagnosticato un nuovo caso di tumore che ha colpito uno dei cittadini di questa provincia. L’apologia a non dire la verità, sta causando troppe vittime. È giunto il momento di reagire altrimenti ci uccidono tutti. I casi di tumori che si scoprono nell’intera provincia di Caserta sono troppi, spesso giungono proprio a ridosso della morte, altre invece sia apre un calvario che fa soffrire chi è colpito e chi è vicino.
I tumori dipendono molto dall’aria che respiriamo e tutto ciò che ingeriamo. L’alimentazione e forse la prima causa, poiché tutto quello che compriamo è industriale, quindi trattato. Non esiste più la genuinità delle nostre nonne, delle vecchie massaie, che se lo racconti ai giovani ci ridono addosso, sembra che parliamo di mostri. L’aria, poi, per noi che ci troviamo in una terra colpita pesantemente dai rifiuti tossici e dai continui roghi, contribuisce ad ucciderci ulteriormente.
Ma noi cosa stiamo facendo? Nulla. Siamo talmente incoscienti che non ci rendiamo conto che ci stiamo facendo uccidere da una generazione di politici che non hanno la capacità di fermare questa emorragia. Ma oltre ai politici ci siamo noi cittadini che, ignoranti consenzienti, non ci opponiamo all’indifferenza della classe dirigente chiedendo a gran voce il rispetto per il nostro territorio.
In questa terra si è parlato molto di bonifiche, ebbene, ad oggi, sono passate cinque governi regionali, di tutti i colori, e nessuno ha iniziato le dovute bonifiche dei territori devastati dai rifiuti tossici. Se noi mangiamo prodotti provenienti da culture poco chiare, è scontato che con il tempo in noi si forma un bel tumore galoppante.
I tumori sono di diversi tipi, ed ognuno ha un percorso diverso, ma tutti producono una grande sofferenza che, inevitabilmente, porta alla distruzione del corpo umano. Però ogni volta che c’è una manifestazione per difendere questa terra, i cittadini codardi, forse convinti che nulla può succedergli, non partecipano mai, salvo ribellarsi quando vengono colpiti e poi chiedono aiuto. No, bisogna reagire tutti insieme, ora e sempre, perché questa è una malattia che può colpire chiunque, specialmente le future generazioni. Ora come mai dobbiamo iniziare con un percorso di incontri e proteste forti affinché chi comanda faccia quello che chiediamo noi e non quello che chiedono le lobby del potere, lecito e illecito.
Per ultimo: ci sono stati tanti scienziati che senza uno spicciolo e senza strutture e mezzi tecnici all’avanguardia, quando la tecnologia non esisteva, hanno scoperto medicine per la polmonite, la lebbra, la bronchite, e tante altre patologie. Oggi ci sono grandi centri di ricerca con tanti strumenti all’avanguardia, e non riescono a scoprire un tubo da cinquant’anni. Allora il dubbio sorge spontaneo: o nessuno vuole scoprire perché gli interessi economici sono grandi, o questi ricercatori sono talmente incompetenti che non sanno da dove iniziare, altrimenti non si spiega il perché di un ritardo enorme per debellare questa malattia. Una cura deve esserci, non è possibile. Che ci sia un grande interesse economico intorno ai tumori lo sappiamo tutti, allora dobbiamo mobilitarci anche per sconfiggere quest’altra piaga.