GENOVA- Una parentesi brutta quella che è successa a Genova, grillo decide le comunarie, non gli piace l’esito del risultato, e le annulla, dando poi mandato ad altra persona di formare la lista per le amministrative genovane.
Fatto ancora più grave, mette all’angolo i suoi con un monito ben preciso: chi non è d’accordo lasci il movimento e si formi un altro partito. “Una democrazia senza regole non è una democrazia. Noi abbiamo le nostre regole e io, da garante, le faccio rispettare. Chi non è d’accordo, si faccia il suo partito – ha detto grillo ai suoi”.
Purtroppo, come più volte abbiamo scritto, il sistema delle votazioni online per decidere i nomi dei candidati fa acqua da tutte le parti. E non è la prima volta che viene registrata una “sterzata” dopo il voto da parte del leader pentastellato. Il sistema web non può reggere un partito o movimento che sia, è la visione contorta che mette in dubbio i cittadini votanti. Il caso di Genova diventa la dimostrazione palese che questa forma di politica non può reggere a lungo, e prima o poi il M5S avrà la sua discesa.
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