CATANIA – Giordana Di Stefano, 20 anni, è stata trovata morta nella sua auto con diverse coltellate sul corpo. È successo a Nicolosi, nel Catanese. Nel 2013 la giovane mamma aveva denunciato l’ex convivente di 24 anni, Luca Priolo, per stalking. Oggi si sarebbe dovuta svolgere l’udienza preliminare. Gli inquirenti sono al lavoro per accertare eventuali collegamenti con l’omicidio. La denuncia per stalking era stata presentata il 3 ottobre 2013, ma a quell’episodio non erano più seguite altre segnalazioni. Nell’esposto la 20enne, che lascia una bimba di quattro anni, segnalava di avere ricevuto messaggi assillanti e degli appostamenti. Il procedimento per stalking era stato avviato dopo che il giovane era entrato da una finestra a casa di Giordana di Stefano, nel 2013. Lui si era difeso sostenendo di essere entrato perché aveva visto un auto sospetta fuori e voleva garantire la loro sicurezza. La giovane mamma uccisa Nicolosi e il suo ex convivente avevano un contenzioso aperto in sede civile per l’affido esclusivo della loro figlia di quattro anni. La giovane aveva presentato la richiesta e il ventiquattrenne si era detto pronto ad accettare l’accordo se lei avesse ritirato la denuncia per stalking. Secondo fonti legali, lui avrebbe voluto lavorare come guardia giurata e aveva bisogno di chiudere il fascicolo penale per potere ottenere il porto d’armi.