CATANIA- Dopo 17 giorni di ricovero all’ospedale Cannizzaro, dopo un aborto spontaneo di due gemelli alla 19esima settimana di gravidanza con procreazione assistita, il 2 ottobre muore. La donna, Valentina Miluzzo, 32 anni, era stata ricoverata per una dilatazione all’utero che aveva creato delle complicanze. Secondo l’ospedale non c’è stata nessuna negligenza. Dopo l’identificazione, il personale in servizio verrà indagato per omicidio colposo come atto dovuto, in modo da poter eseguire l’esame autoptico. Nel frattempo la procura ha bloccato i funerali sequestrando la cartella clinica. Il ministero della Salute ha disposto un’ispezione. Secondo quanto riferito dai famigliari della 32enne, uno dei medici si sarebbe rifiutato di estrarre il feto che aveva gravi difficoltà respiratore fino a quando fosse rimasto vivo perché obiettore di coscienza. “I medici nel reparto sono tutti obiettori ma quando è il caso vengono fatti intervenire specialisti esterni”, spiega a Il Corriere della Sera Paolo Scollo, primario all’ospedale Cannizzaro. “Non c’è stata negligenza, tutti i parametri sono stati rispettati. Siamo di fronte a un aborto spontaneo”, aggiunge il medico.
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