Sab. Set 30th, 2023

Con l’avvento dei sociali tutti sono diventati dei falsi moralisti. Dopo la guerra ai no vax innescata dai politici e dai virostar, oggi tocca ai percettori del reddito di cittadinanza, senza fare le nette distinzioni tra il truffatore e l’onesto che ne ha bisogno. Però se guardiamo al trascorso storico di questo paese, ci rendiamo conto che è proprio nel Dna di una parte di italiani approfittare per truffare lo stato.

Ricordando la storia di questo paese, non tanto remota e pure di attualità, si può partire nel ricordare le truffe delle false bracciante agricole, che la cronaca ha riempito pagine e pagine di giornale, per ricevere dall’Inps i contributi destinati ai lavoratori agricoli attraverso falsi rapporti di lavoro agricolo.

Poi passiamo alla colossale truffa Aima (sepoltura della frutta in eccedenza). Tonnellate e tonnellate di pesche. Che venivano portate al macero su motoveicoli a tre ruote, seimila chili a viaggio. Pesche di carta. Che non esistevano sugli alberi ma solo sui tabulati dell’Aima, l’Ente agricolo che rimborsa gli agricoltori per le produzioni eccedenti le quote comunitarie. Parliamo di truffe dove l’esigenza messa in campo dallo stato viene immediatamente usata per scopi di lucro da parte di soggetti senza scrupoli.

Questi due esempi servono per spiegare a chi oggi attacca il reddito di cittadinanza, che in questo paese le truffe sono sempre a portata di mano. Come mancavano i controlli nel passato sia sulle false bracciante agricole e sulle truffe all’Aima, sono mancati in controlli sul reddito di cittadinanza. Tutte le misure messe in campo sono sempre adottate per ovviare a situazioni di difficoltà, però c’è sempre il truffatore di turno che ne approfitta, anche servendosi di complicità di chi gestisce gli eventi, per accaparrarsi ciò che non gli spetta. Lo stato, la politica, possono anche essere messi sotto accusa, ma è sempre il cittadino disonesto che commette il reato e impedisce a chi ne ha veramente bisogno di ottenere ciò che gli spetta secondo la legge. È successo prima, è successo anche adesso, segno che questo paese ha bisogno di essere educato verso l’onestà, perché di disonesta ne abbiamo già abbastanza. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, recitava Gesù. Ed è sacrosanta verità.