La crisi delle famiglie si ripercuote inevitabilmente sulla tenuta del commercio. Negli ultimi anni sono spariti 32mila negozi, un numero impressionante poiché significa che altrettante persone hanno perso il lavoro. Il 2019 oltretutto si sta confermando ancora peggiore con la chiusura di altri 5mila negozi, circa 14 al giorno.
La minor spesa delle famiglie e le vendite online sono le cause maggiore di questa enorme emorragia.
Le famiglie hanno ridotto i consumi in quasi tutte le aree del paese. A questo va aggiunto il potere del commercio online sempre più in crescita che orienta le scelte delle famiglie verso outlet o appunto negozi web dove è possibile trovare offerte e prodotti concorrenziali a discapito dei negozi fisici.
I negozi online stanno lentamente prendendo quota sopratutto tra i giovani che decidono di acquistare prodotti di vario tipo su internet attratti dai prezzi più bassi ma seguendo il modello di Amazon anche i generi alimentari e i prodotti per la casa. In sostanza il problema appare molto più grande di quanto si possa pensare, con la perdita di posti di lavoro e una crisi del commercio che secondo Confcommercio richiede “un’azione organica per restituire capacità di spesa alle famiglie”.
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