Non è il momento di alzare barricate, ma dopo faremo i conti con tutti. Ci sono già mille morti, e il numero non accenna a fermarsi, e noi continuiamo a dare retta all’Europa. Il governo italiano, che guida un popolo sovrano, deve mandare a quel paese l’Europa. Ieri ha dimostrato chi è, tanto che nel pomeriggio è dovuto intervenire anche il capo dello stato Sergio Mattarella: “L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione”.
Ecco, ieri l’Europa ha ostacolato le nostre azioni affossando la borsa di Milano, con un -16% che manda in tilt il nostro debito pubblico. Al di là di ciò, l’Europa dovrebbe servire per azionare poteri di aiuto per gli stati membri che si trovano in situazioni di difficoltà, invece sembra che l’unico lavoro che sa fare è quello della finanza, mettendo in difficoltà chi ora deve combattere contro la morte. Ripeto, ora è necessario salvare la nazione, e gli italiani stanno dimostrando di esserci, ma dopo c’è da discutere molto su questa Europa e sui danni che ci sta procurando dal 2002.
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