Categories: Cronaca

Cig da covid-19: Cafasso: “Per pagare i lavoratori al breve semplificare le procedure”

«Il momento è convulso, il Governo sta facendo molti sforzi e, attualmente, le norme per collocare tutti i lavoratori in cassa integrazione, per nove settimane, ci sono e sono concrete. Il nodo cruciale riguarda, però, le lungaggini burocratiche e le difficoltà d’invio che le aziende devono affrontare e che creano conseguenti ritardi nell’adempimento. Come fa Conte ad affermare che i lavoratori saranno retribuiti entro ‪il 15 aprile, se la norma prevede che le domande possono essere inoltrate entro quattro mesi dall’entrata in vigore del decreto? Inoltre, data la complessità di compilazione delle richieste, i dipendenti rischiano di ricevere il compenso con grandi e gravi ritardi. L’iter dovrebbe invece prevedere una comunicazione immediata (nome, cognome, codice fiscale, Iban e ore di intervento), con pagamento diretto al dipendente. Gli attuali ritardi nella compilazione delle piattaforme, sia Inps che Regionali, non consentiranno la erogazione delle retribuzioni in tempi brevi e potrebbero mettere in crisi soprattutto la fascia di popolazione a rischio povertà, determinando gravi e grandi difficoltà per la sicurezza sociale con sicure e forti frizioni nelle aziende. Il Governo deve scongiurare questo grave rischio. La circolare Inps di poche ore fa – e basti pensare al fatto che è appena di 17 pagine – reca chiarimenti e semplificazioni a fronte di complicazioni che da più parti, e anche da parte delle Regioni, in materia di cig in deroga, si erano palesate. Lo sforzo di tutti i soggetti deputati alla gestione di queste procedure non può essere vanificato! Le aziende e i loro intermediari hanno il dovere di tutelare i lavoratori e il loro lavoro, ma il Governo ha l’obbligo ed il dovere di intervenire, vieppiù quando si annunciano pagamenti di Cassa Integrazione al ‪15 aprile! In questo momento, ogni altra incombenza e scadenza di legge a carico delle imprese va sospesa (la scadenza delle Certificazioni Uniche è ancora ‪al 31 marzo). Già servire un ‘padrone’ è complicato. Servirne tanti sarebbe impossibile!» – Così Nino Carmine Cafasso, Presidente AIS (Associazione Imprese di Servizi), Giuslavorista e Consulente del Lavoro, commentando la nuova circolare Inps per gestire la CIG ed i provvedimenti annunciati dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in materia di lavoro, al fine di sorreggere le imprese ed i lavoratori a seguito del blocco causato dall’emergenza Coronavirus.

Redazione

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