CASERTA-La CISL e la FELSA di Caserta manifestano profonda preoccupazione per l’attuale situazione in cui versano i Lavoratori Socialmente Utili a causa del mancato pagamento da parte dell’INPS della mensilità di marzo dovuta alla mancata approvazione da parte della Corte dei Conti della convenzione che il Ministero del Lavoro ha emanato con le Regioni per la proroga delle attività di tali lavoratori.
Infatti, con nota del Ministero del lavoro ( n° 26044 del 17/12/2015), veniva rinnovata la convenzione con tutte le Regioni per l’utilizzo del Lavoratori Socialmente Utili.
In conformità con tale nota, la Regione Campania ha pubblicato in data 18 dicembre la proroga delle attività dal 1° gennaio al 29 febbraio 2016 e successivamente in data 26 febbraio, le attività dal 1 marzo al 31 dicembre 2016.
Tale convenzione, però, non ha ancora ottenuto l’approvazione della Corte dei Conti da cui è derivato il blocco del sito di Italia Lavoro che procede al monitoraggio mensile dei lavoratori stessi, procedura obbligatoria da effettuare entro il 15 di ogni mese.
Tale monitoraggio è indispensabile per l’INPS che in seguito emette il pagamento degli assegni di sostegno al reddito corrispondenti a 580 euro al mese per ciascun lavoratore.
Per tale blocco, gli Enti utilizzatori (enti pubblici) non hanno potuto effettuare tale procedura: da ciò il mancato pagamento da parte dell’INPS ai lavoratori dell’assegno corrispondente alla mensilità di marzo.
Occorre ricordare che, data la forte carenza di personale degli Enti pubblici che sfiora il 50%, i lavoratori socialmente utili, nella maggior parte dei Comuni, svolgono una vera e propria attività di supplenza e utilizzati come veri e propri dipendenti; pertanto il perdurare della mancata approvazione della convenzione mette a serio rischio le attività amministrative di tantissimi comuni della nostra provincia.
Gli LSU non solo aspettano da vent’anni una giusta stabilizzazione;non solo vengono utilizzati dai diversi Enti senza vedersi riconosciuto un euro di contribuzione previdenziale;ma devono vedersi persino sottratta l’unica fonte di reddito per un lavoro non riconosciuto e pure mal retribuito.
Mentre il Governo consente la nascita di nuovi Lavoratori Socialmente Utili attraverso il D.Lgs. 150/2015 e la Legge di Stabilità 2016 dando la possibilità agli Enti di poter utilizzare lavoratori usciti dalla mobilità, cassa integrazione e disoccupazione, non si garantiscono ai LSU già attualmente in utilizzo da più di venti anni il minimo di sopravvivenza.
La CISL e la FELSA dicono basta a questo sfruttamento spietato, ad un lavoro a nero legalizzato e senza nessun tipo di riconoscimento.
Pertanto la CISL e la FELSA di Caserta chiedono agli organi istituzionali competenti (Prefetto, Regione Campania e Governo) un intervento urgente, forte ed autorevole per un azione rapida finalizzata alla risoluzione dei problemi della categoria, sia per quanto riguarda il pagamento della mensilità di marzo fondamentale per la sopravvivenza di tante famiglie, sia, e soprattutto, per la definitiva risoluzione di un processo di stabilizzazione da troppo tempo atteso, promesso e mai arrivato.