ROMA –Non si può dire che quel grande affannarsi costruito ad arte per debellare il femminicidio abbia dato ottimi risultati, anzi, stando ai numeri, è un fallimento totale. Ma ieri a Cisterna di Latina si è consumata una tragedia che non si riesce a descrivere. Dietro questa ennesima tragedia c’è sempre una donna che ha cercato di proteggersi e proteggere, ma non c’è riuscita, perché il sistema messo in piedi non sta funzionando, nonostante si spendono milioni di euro ogni anno.
Antonietta Gargiulo, si era rivolta in tante occasioni alle forze dell’ordine, agli amici, ai familiari, agli assistenti sociali, al parroco, per chiedere aiuto contro quell’uomo diventato violento e ossessivo. Ma nessun provvedimento era stato preso contro di lui, fino alla strage di mercoledì mattina, culminata nel suicidio di Capasso. Non è la prima volta che una strage è stata abbondantemente annunciata.
La povera donna ha tentato anche di proteggerlo, lei aveva paura di denunciarlo sapendo che poi poteva perdere il lavoro. Per Capasso era già arrivata la sospensione dal servizio per cinque anni dopo l’inchiesta per una vicenda di truffe alle assicurazioni. Se a suo carico arrivavano nuove accuse poteva scattare il congedo. Quindi mancava la denuncia: è per questo che non si è potuto fare niente per fermare quell’uomo. Ma una strada doveva esserci e deve esserci, per proteggere una donna che spiega che sta subendo minacce.
Dietro questa vicenda c’è sempre un rapporto andato in frantumi, dove uno dei due non accetta la separazione. Inoltre c’è quel vortice di incomprensioni che si apre all’interno della coppia all’indomani di una rottura. La coppia non apre un dialogo proficuo affinché entrambi possono vivere serenamente, si scatena il conflitto che poi porta anche a tragedie.
Ma ieri a farne le spese di un amore finito, sono state anche due anime innocenti, che la loro unica colpa essere state messe al mondo, ma chi l’ha fatto non ha rispettato la loro vita. Dobbiamo interrogarci su tutto quello che sta succedendo. Ci sono tanti punti interrogativi che non riguardano un susseguirsi di mancanze che stanno stravolgendo la mente umana. C’è innanzitutto il fallimento della società civile, dei valori umani, e dell’amore infinito che si deve tenere nei confronti della famiglia. La famiglia è un valore sacro, ogni essere umano la costruisce per suo volere, e la deve proteggere per sempre e non certamente distruggerla. Credo, e ne sono convinto, sono venuti meno i valori che sono i pilastri della vita, tra i primi, il rispetto. Finché non lavoriamo sul ripristino di questo valore, da tale situazione non ne usciamo fuori. Abbiamo sbagliato qualcosa, bisogna prenderne atto, e bisogna lavorare con tutte le forze possibili, per eliminare una piaga sociale che sta distruggendo troppe anime innocenti.
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