ROMA- a pochi passi dal parlamento europeo i terroristi si prendono gioco dell’Europa. Non è bastato l’arresto del terrorista numero uno, Salah Abdeslam dopo gli attentati di Parigi, stamattina il terrorismo ha mietuto altre vittime ed ha lanciato un segnale ben preciso all’Europa attraverso gli attentati. Morte e sangue stanno seminando il panico in Europa, quella stessa Europa che non sa prendere decisioni contro il terrorismo islamico. Un Europa che ha voluto ospitare tutti e di tutto, ma alla fine sta pagando lo scotto di questa cattiva cultura dell’accoglienza.
Gli attentati di stamani sono la dimostrazione che i terroristi sono ben radicati in Europa e sono pronti a colpire in ogni momento. A loro non serve arrivare da lontano per compiere attentati, sono nelle mura domestiche lì dove hanno già ben studiato gli obiettivi da centrare. Sono qui, in Europa, e solo il fatto che dopo l’arresto di Salah i residenti di Molenbeek contestano i poliziotti, fa capire che bisogna prendere delle contromisure immediate contro tutti e tutto. Loro sono entrati nelle nostre patrie in nome di una integrazione invece che non c’è mai stata.
Ci sono molti anelli che non chiudono il cerchio. Ci sono molti lati oscuri di questa immatura integrazione di cittadini che hanno una cultura e una tradizione completamente opposta alla nostra. L’Europa sin dall’inizio doveva dichiararsi cattolica in modo tale da costringere chiunque arrivasse di integrarsi alle culture e alle religioni dei paesi ospitanti. La laicità ha messo a rischio invece le culture del vecchio continente, ed oggi siamo ostaggi di milioni di islamici pronti a dettare leggi nelle nostre case.
L’Europa ha commesso una serie di errori che iniziamo a pagare giorno dopo giorno. È giunto il momento di prendere seri provvedimenti contro un sistema che non può più reggere nel cuore dell’Europa moderna e completamente differente alla cultura islamica. Bisogna farsene una ragione.