ROMA- Spero veramente che gli italiani aprano gli occhi sul serio. Con i tanti problemi che assillano i cittadini i politici parlamentari pensano alla cannabis. Cioè, pensano come fare per aiutare gli italiani a drogarsi. Combattono il fumo e poi legalizzano altre schifezze. È un controsenso, che ormai non trova più la dimensione giusta in un quadro di problematiche d’affrontare sul serio per ridare ai cittadini la tranquillità che hanno perso.
Forse credono che con la cannabis gli italiani dimenticano tutto. Infatti sta per essere approvata la legge sulla liberalizzazione della cannabis. Il testo Giachetti prevede quindici grammi di cannabis da tenere in casa, cinque fuori casa e auto-coltivazione fino a cinque piantine. Il testo sarà in esame alla camera il 25 luglio ed ha già ottenuto pure il parere favorevole della direzione nazionale antimafia. Vengono indicati i quantitativi massimi che si possono detenere in casa e fuori casa, senza dover comunicarlo alle autorità. Si possono derogare questi limiti, ma in questo caso sarà necessario dimostrare che il possesso di cannabis è per uso terapeutico e non ricreativo.
Secondo i politici parlamentari, questa legge servirebbe a combattere la criminalità organizzata. Favorevoli i magistrati che danno parere favorevole “per tutte le proposte di legge che mirano a legalizzare la coltivazione, la lavorazione e la vendita della cannabis e dei suoi derivati”.
Tutti a favore di un qualcosa che doveva essere per uso terapeutico invece, con questa legge, diventa per uso ricreativo. Ora dipende dai costi che imporrà il monopolio, il tipo di vendita al dettaglio, e poi di sicuro la malavita organizzata si adeguerà alle nuove norme e farà concorrenza allo stato come avviene con le sigarette. C’è da dire che come fa male il fumo così fa male la cannabis, quindi si combatte un male e se ne introduce un altro simile. MA!!!!!!!