Con i tuoi soldi non puoi fare ciò che vuoi: lo Stato pretende non solo di sapere, ma anche la percentuale | Se hai fatto testamento preparati a pagare

I nonni non ti possono dare più soldi - pexel - quotidianoitalia.it
A quanto pare non sei padrone del tuo denaro. Lo Stato deve sapere tutto, sempre, non hai scelta
Parlare di successione ed eredità significa affrontare un tema che prima o poi tocca tutte le famiglie. Quando muore un genitore o un parente stretto, oltre al dolore personale, ci si trova davanti alla necessità di gestire i beni che la persona ha lasciato.
Spesso esistono testamenti che chiariscono, almeno in parte, le volontà del defunto. In altri casi invece ci si affida alle regole della successione legittima previste dalla legge.
In entrambi gli scenari, i familiari devono affrontare questioni concrete: suddividere beni mobili come conti correnti, gioielli, opere d’arte, e beni immobili come case, terreni e appartamenti.
La successione, in termini giuridici, è l’istituto attraverso cui si trasferiscono i diritti e i doveri di una persona dopo la sua morte. Non riguarda soltanto l’eredità di beni materiali ma anche eventuali debiti, che ricadono sugli eredi.
Come funziona la legge
Per questo la legge prevede meccanismi specifici, come la possibilità di accettare l’eredità con beneficio d’inventario, così da non essere obbligati a pagare i debiti oltre il valore dei beni ricevuti. In altre parole, si tratta di un passaggio complesso che va oltre il semplice “chi prende cosa” e che può avere conseguenze rilevanti sulla vita economica dei familiari.
Quando c’è un testamento, la procedura è più chiara perché è lo stesso defunto ad aver stabilito come distribuire i beni. Tuttavia la legge italiana tutela sempre alcune figure, come i figli e il coniuge, che hanno diritto a una quota minima, detta legittima. Se invece manca un testamento, si applicano le regole della successione legittima, che stabiliscono precise gerarchie tra parenti. In entrambi i casi, gli eredi devono rivolgersi a un notaio o a un professionista per avviare le pratiche di successione, che comprendono la dichiarazione da presentare all’agenzia delle entrate e la registrazione dei passaggi di proprietà.
È a questo punto che emergono spesso le difficoltà. Dividere un’eredità può diventare complicato, non solo perché entrano in gioco le emozioni e i rapporti familiari, ma anche perché i beni immobili comportano pratiche costose. I figli che ricevono una casa o un appartamento devono affrontare tasse e oneri per registrare il passaggio, oltre alle eventuali spese di ristrutturazione o manutenzione se intendono vendere o abitare l’immobile.

Cosa prevede lo Stato
Negli ultimi mesi si è diffusa una notizia che ha fatto molto discutere e che riguarda proprio i soldi lasciati in eredità o trasferiti in vita. Non tutti sanno infatti che non è possibile decidere liberamente di spostare grosse somme senza rispettare precise regole. A giugno la corte di cassazione ha ribadito un principio importante: se un bonifico non è di modico valore, non basta farlo tra privati per sistemare le cose.
Quando il trasferimento di denaro è consistente, la legge lo considera a tutti gli effetti una donazione. E una donazione, per essere valida, deve essere formalizzata davanti a un notaio, con atto pubblico e alla presenza di due testimoni. In caso contrario, rischia di essere nulla e di creare problemi sia per chi dona sia per chi riceve. Una conferma che, nel nostro ordinamento, non tutto può essere risolto con un semplice clic sul conto corrente. Anche il denaro, se supera certe soglie, rientra in un sistema di regole e controlli che impongono di passare dal notaio e di rispettare forme precise, a garanzia della validità e della trasparenza del trasferimento.