Sono giorni concitati dopo che è stato approvata la legge sul green pass che lo obbliga al mondo del lavoro. Cosa anomala, siamo l’unico paese che per andare a lavorare bisogna avere un certificato. In queste ore si legge l’entusiasmo del ministro della salute Speranza per una accelerazione delle vaccinazioni dopo l’obbligo dato dal green pass. Tutti i politici, ma anche gli stessi virologi, hanno sempre affermato che dopo una vaccinazione di massa completa (in primo momento si parlava dell’80%, poi siamo passati all’85%, ma ora si paventa di raggiungere il 90% del popolo italiano vaccinato), si ritornava alla normalità.
Ebbene, ora si parla di questa forte accelerazione che dovrebbe portare nel giro di poche settimane a raggiungere il 90% della popolazione italiana vaccinata. Cosa che dovrebbe far esultare per l’ottimo risultato raggiunto, poiché tutto ciò significa che il popolo italiano è diventato sano al covid e si è raggiunta, sempre come hanno detto i virologi e Politici in TV e sui giornali, il raggiungimento della paventata immunità di gregge data dal siero.
A questo punto, se la matematica non è un’opinione, nel giro di poche settimane, non mesi, il governo Draghi dovrebbe eliminare tutte le restrizioni in atto, compreso il green pass. È un atto dovuto, poiché le affermazioni rese in questi lunghi mesi di epidemia, sono state sempre indirizzate al raggiungimento della percentuale di vaccinati per ritornare liberi. Il vaccino è efficace e sicuro ed è l’unica salvezza contro il covid, hanno sempre detto gli addetti ai lavori, quindi sarebbe inopportuno lasciare restrizioni che non hanno più senso, compreso il green pass, visto che l’obiettivo si è raggiunto. La logica dovrebbe essere questa.



