Marciamo verso l’80% di copertura ma già dicono che non basterà il 90% e forse neppure il 100%, obiettivo peraltro irraggiungibile. Smaltite la prima e la seconda dose, ora spingono sulla terza, ma già si parla della quarta, la quinta e c’è chi ipotizza somministrazioni cicliche, vita natural durante.
Si è aperta una falla nel sistema Italia. Una falla causata da incertezze e poca chiarezza. Il siero è in fase sperimentale, quindi qualsiasi cosa si faccia, i cittadini devono capire che è una conseguenza della sperimentazione. Un dato però è inconfutabile: con il 90% dei vaccinati se salgono i contagi non si potrà più dare colpa ai non vaccinati, poiché si è andato oltre le previsioni dettate dalla campagna vaccinale in atto.
Però, e c’è questo però che impensierisce, si è iniziati con la terza dose, quindi il sistema potrà crearsi quell’alibi perfetto per far ricadere le colpe su chi non vuole continuare con le altre dosi. Ormai sta diventando un ciclo continuo che si chiude, ormai, in un classico. Forti anche del fatto che i media continueranno a “benedire” le scelte del governo.
L’unica lettura che si può dare oggi al green pass, è che stando così le cose, il green pass che ha imposto, di fatto, il vaccino, non finirà mai, diventerà sempre più uno strumento di controllo oltre i fini originari. Non può esserci altra lettura finché il virus non si spegne definitivamente e libera il campo. Se continua così l’unica risposta che si può dare alla logica per cui la costrizione è libertà, pone il cittadino nella posizione di non saper più ragionare, visto che ormai non può esserci contradditorio, poiché il contradditorio è nemico. Finché non ci accorgiamo che ci stanno trasformando in umanoidi poco o per niente intelligenti: elementi come cose, elementi artificiali, senza anima e senza più cervello, non riusciremo più a capire in quale direzione stiamo andando e qual è quella giusta.