Per la Lega sono ore concitate, dopo le varie uscite del ministro Giorgietti, Salvini ha convocato d’urgenza un Consiglio Federale per fare il punto della situazione. La esortazione di Giancarlo Giorgetti a rompere con i sovranisti europei e a cambiare linea politica, viene respinta al mittente, dallo stesso segretario, che torna al lavoro per riunire in un unico gruppo le destre Ue. Una situazione che ha avuto un’ulteriore scossone dopo l’uscita di Giorgetti in merito all’elezioni di Draghi al quirinale con un presidenzialismo di fatto.
Salvini ha capito che la situazione gli sta sfuggendo di mano e vuole correre ai ripari. La linea del segretario è chiara: la Lega fa parte di questo esecutivo di larghe intese per dare un contributo in una fase eccezionale del Paese. Ma dopo, finita l’emergenza, tornerà la politica e le divisioni tra destra e sinistra. Alla riunione verrà ricordato a tutti, Giorgetti in testa, che va bene il dialogo ma la Lega è una e ha un solo segretario che è chiamato a fare la sintesi.
Infatti dopo l’ingresso della Lega dentro il governo Draghi, essa ha perso la connessione con il paese. Quel quaranta per cento costruito da Salvini è subito precipitato al disotto del venti per cento lasciandosi scavalcare da Fratelli d’Italia e anche dal PD. Una perdita di consensi che dimostra come stia facendo del male il governo Draghi alla Lega. Salvini ha cercato di mantenere la calma, ma ora cerca il chiarimento per far sì che si ritorni a fare politica nella maniera più consona alla Lega.