Una figlia di 64 anni, avrebbe conservato il cadavere mummificato della madre 90enne, per continuare a riscuotere la sua pensione. A scoprirlo sono stati i carabinieri, che hanno rinvenuto il corpo sigillato in una cassapanca, in avanzato stato di decomposizione, nell’appartamento in cui abitava la donna, morta sei o sette mesi fa. I carabinieri cercavano nella casa i documenti di una fantomatica Rsa dove l’anziana avrebbe dovuto essere stata ricoverata, secondo le dichiarazioni dei vicini di casa. Infatti a dare l’allarme sono stati gli altri residenti del quartiere. La 90enne era per tutti malata e residente da tempo in una struttura per anziani, in provincia di Verona. Come riporta – Tgcom 24 – Sono stati loro a parlare ai carabinieri della necessità di rintracciare il centro dove avrebbe dovuto trovarsi l’anziana. Per questa ragione i militari della Compagnia di Sesto San Giovanni (Milano) sono tornati a Paderno Dugnano, nella casa dell’anziana, e hanno iniziato a cercare indizi e documenti che potessero aiutarli a individuare la struttura di ricovero. In una cassapanca, in una delle stanze della casa, i militari hanno rinvenuto quello che quasi certamente è il corpo di Pasqualina, avvolto nel cellophane e mummificato. Da un controllo effettuato sui conti correnti e all’Anagrafe, è emerso come il decesso della 90enne non sia mai stato comunicato e come la figlia stesse regolarmente ricevendo sul conto cointestato con la madre la sua pensione, sua unica fonte di sostentamento.