Nessuno aveva dubbi che il M5S di Conte fosse una forza politica tutta di sinistra. Era talmente palese, poiché già il governo Conte II sostenuto da tutte forze di sinistra aveva dato l’idea che il M5S fosse sulla scia della vecchia nomenclatura di sinistra. È un’ottima cosa che Conte abbia palesato la cosa, poiché da l’idea di cos’è il movimento e, quindi, chi in precedenza l’ha votato e non era di sinistra ora sa cosa vota.
Il “nuovo Movimento 5 stelle” può essere definito senz’altro come “una forza di sinistra”. Lo ha detto Giuseppe Conte, intervenendo all’iniziativa “Verso le agorà” con il segretario Pd Enrico Letta. “Il M5s potrebbe rivelarsi una forza politica senz’altro di sinistra – ha ribadito l’ex premier -. Se la destra è conservazione, M5s è stata la forza più determinata a modernizzare il Paese”. Conte ha parlato di “clima proficuo di dialogo, unito alla determinazione di lavorare insieme per risposte concrete” mentre Letta ha usato un’immagine: “Io, Giuseppe ed Elly Schlein in una piazza grande, davanti a tanti elettori. La gente capirebbe che siamo persone che si stimano” e questo “consentirebbe ai cittadini italiani di avere fiducia in noi”.
Queste affermazioni aprono il futuro del movimento tra le braccia del PD e delle forze politiche espressione di sinistra. Alle scorse politiche il M5S ha preso moltissimi voti dagli scontenti di destra, voti che alle prossime elezioni mancheranno.