Mentre la politica si smanetta per accreditarsi qualche benevolenza o magari per tirare il solito balzello dello scarica barile, c’è gente che sta lavorando per garantirci la sicurezza. È un’emergenza, e su questo non si dibatte. Quando ci sono le emergenze tutti sono chiamati alla massima responsabilità. In questo momento tutto il paese deve seguire con attenzione ciò che sono le direttive delle autorità competenti per evitare il diffondersi del contagio.
Oltretutto, noi tutti, dobbiamo ringraziare medici e infermieri che in queste ore stanno lavorando con coraggio, e sono i primi che rischiano più di tutti. Stanno lavorando in silenzio e con grande sacrificio nel rispetto della loro professione. Nessuno di loro si sta tirando indietro, senza paura alcuna affrontano la situazione lavorando anche a turni massacranti. E dove ci sono i focolai del coronavirus sono i primi a finire in quarantena. Qualcuno di loro, nelle prime ore che si è diffuso anche in Italia il virus, e risultato subito infettato. Stringiamoci intorno a loro e preghiamo per loro, perché senza di loro la nostra vita sarebbe appesa al filo dell’incertezza.