COSÌ NON SI PUÒ ANDARE AVANTI
ROMA- “Cosi non si può andare avanti”. Questa volta a dirlo non sono io, ma Romano Prodi, il padre fondatore dell’ulivo ammette che la situazione è disastrosa e la politica non ha progetti validi per far ripartire sul serio l’Italia.

ROMA- “Cosi non si può andare avanti”. Questa volta a dirlo non sono io, ma Romano Prodi, il padre fondatore dell’ulivo ammette che la situazione è disastrosa e la politica non ha progetti validi per far ripartire sul serio l’Italia. Sono mesi e mesi che vado dicendo che il nostro paese non è quello che dettano i numi profetici degli istituti di statistica. E non sono nemmeno gli articoloni di giornali s difesa del governo di turno. Non sono nemmeno le TV di stato che stanno producendo solo TV spazzatura e diffondono un’informazione contorta e priva di un senso di verità.
Così non si può andare avanti lo dico da anni, e non oggi. Semplicemente perché mi interfaccio con la realtà e non mi affido ai numeri e alle chiacchiere della politica. La realtà dipinge un paese ben diverso dal quadro buonista dei numeri e dei servizi giornalistici di parte. No, la gente parla disperata con chi come me cerca di carpire il sentimento delle persone alle prese con difficoltà evidenti.
Così non si può andare avanti, perché la classe dirigente perde intere legislature dietro idee che nulla centrano con i bisogni reali delle persone. Il sistema è sempre lo stesso: eterne discussioni su l’approvazione di qualche legge che non è efficace, tenendo lontano leggi che servono per migliorare le condizioni di vita dei cittadini.
Così non si può andare avanti, poiché si è creata una divergenza sociale che si avvicina di molto a quella del dopoguerra, dove c’era il signore che il poveraccio. Il signore gestiva la vita del poveraccio con un tozzo di pane dopo ore e ore di lavoro. Oggi la situazione è la stessa: le lobby di potere gestiscono le sorti di un popolo affamato dall’euro. Se prima c’era il tozzo di pane, oggi nemmeno quello è servito dai signori del potere. Si è venuto a creare un disagio sociale quasi nascosto, dove l’orgoglio dell’Italiano lo tiene in silenzio pur di non far trasparire le enormi difficoltà che sono entrate nella vita di milioni di famiglie.
Così non si può andare avanti, dato che la politica è interessata solamente a combattersi tra di loro per non perdere il possesso della poltrona che occupano da una vita. I Partiti continuano ad essere un cancro che colpisce e distrugge la vita dei cittadini. A loro importa la caccia ai voti, illudere i cittadini, pur di continuare a non fare nulla ma ricevere in cambio stipendi da favola.
Insomma, così non si può andare avanti, perché questo paese è privo dell’essenziale, il lavoro. In una macchina se non metti il carburante, essa non cammina. Se a un popolo gli togli il lavoro o lo fai diventare una schiavitù, esso non cammina più. È inutile inasprire la tassazione chiedendo soldi ai cittadini, quando non ci sono, essi non pagano. Ma con una classe politica di questo genere di sicuro non si può più andare avanti.