Sono troppe le incertezze che ruotano intorno a questa epidemia. Quello che è mancato di più è una corretta informazione, che può essere data esclusivamente da una forte spinta di informazione da più parti e non a senso unico. Purtroppo viviamo una situazione dove in TV e sui giornali parlano solamente alcuni e non esiste il contradditorio per avere le idee più chiare su quello che è la fase due di questa epidemia.
Secondo quanto sostiene Andrea Crisanti in un’intervista pubblicata sul Fatto Quotidiano, i contagiati sono almeno il triplo delle stime ufficiali. Il microbiologo dell’Università di Padova spiega che il problema nasce soprattutto per la scarsa attendibilità dei tamponi antigenici rapidi. “Hanno una sensibilità che, a seconda dell’operatore e del test utilizzato, va dal 50 al 70 per cento – spiega Crisanti nell’intervista al Fatto Quotidiano – quindi dà fino al 50 per cento di falsi negativi”.
Crisanti si sofferma anche sul nodo dei vaccini: “In Italia esistono 24 protocolli di immunizzazione differenti, una confusione inestricabile che rende difficili gli studi su livello e durata della protezione”.