Gio. Giu 8th, 2023

Se analizziamo l’epidemia dall’inizio fino ad ora, si può affermare che siamo sul serio dentro l’epidemia visto il numerodi contagi. A marzo 2020 l’Italia fu chiusa in toto con tremila-quattromila contagi al giorno. Ci furono dei picchi, c’era la non conoscenza del virus, e l’ondata portò a 30mila morti. L’altra ondata che invece portò a un numero elevato di contagi, fino a picchi di 40mila positivi giornalieri, è stato quella che è andata da ottobre-dicembre 2020. Queste le prime due fasi dell’epidemia che hanno creato notevoli disagi economici alla nazione.
Ora, però, siamo dentro una nuova ondata che sta portando a numeri vertiginosi di nuovo casi positivi. Questa ondata, a differenza delle altre due, sta creando disagi notevoli a imprese e famiglia per via delle quarantene che colpiscono molte persone. Nonostante non c’è un lockdown, le città sono vuote e le attività commerciali sono in affanno per assenza di clienti. Il tutto è la conseguenza di molte persone isolate per via della positività. Interi nuclei familiari costretti a stare fermi con notevoli disagi economici, soprattutto per chi non ha un lavoro stabile. Ne soffrono, inevitabilmente, anche le aziende, che sono penalizzate per la mancanza di personale per via del covid. I conagiati sono tanti, inevitabilmente anche le difficoltà, nonostante sembra non si percepiscono, sono aumentate. In questo frangente sembra che l’unico assente sia proprio il governo, che non mette in campo nuove misure idonee ad ovviare alla montagna di difficoltà che famiglie e imprese stanno affrontando.